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William Bourdon : "Pinochet era un criminale contro l’umanità"
Publie le venerdì 15 dicembre 2006 par Open-PublishingDazibao Partito della Rifondazione Comunista Parigi Bellaciao Francia Rinvio a giudizio di Bellaciao
Morte di Pinochet : collera e frustrazione delle vittime francesi.
Gli avvocati dei “desaparecidos” francesi sotto la dittatura cilena hanno espresso domenica la loro “frustrazione” dopo il decesso di Augusto Pinochet, valutando che “la collera delle famiglie” di fronte alle lentezze giudiziarie si esprimerà d’ora in poi “con ancor maggior ragione”. “La mia reazione è quella della frustrazione”, ha dichiarato la Sig.ra Sophie Thonon “perché sembrava stare meglio (...) e mi dicevo che poteva ancora vivere qualche mese, magari qualche anno”, il tempo di essere giudicato.
Ma “è anche un immenso sentimento di collera contro questa giustizia francese, cilena, e quella d’altri paesi che non hanno saputo cogliere la misura del tempo e giudicare Pinochet prima del suo decesso”, ha aggiunto rilevando la lentezza delle procedure intraprese contro l’ex-dittatore. “La collera delle famiglie è presente da molto tempo, adesso si esprimerà con ancor maggior ragione”, valuta la Sig.ra Thonon, che rappresenta gli interessi di cinque famiglie di scomparsi. “Il processo in Francia continua contro i corresponsabili”, ha sottolineato, ed “in un certo qual modo sarà il processo della dittatura di Pinochet”. Inoltre, “Pinochet aveva rivelato poco a poco al Cile la vastità dei suoi crimini” ed è “agli occhi del mondo una persona la cui immagine si è degradata”, aggiunge.
“Rimane molto importante per le vittime che la giustizia dica ciò che Pinochet ha fatto e ordinato, qualunque sia la nazionalità di questa giustizia, e dica che era un criminale contro l’umanità”, ha aggiunto. “Prova è fatta che se non si danno i mezzi ai giudici incaricati di indagare sui grandi criminali, questi ultimi hanno la possibilità di giocarsela col cronometro” ha deplorato dal suo canto Me William Bourbon, altro avvocato di famiglie delle vittime. “In Francia, l’istruttoria è partita a spron battuto, le investigazioni sono state molto approfondite e variegate, ma è mancata l’ultima spinta affinché il processo di Pinochet si celebri questi ultimi anni. Possiamo e dobbiamo rammaricarcene”, ha spiegato l’avvocato.
"Ma nel frattempo, la dittatura cilena ha guadagnato terreno in quanto é riuscita ad incolpare il dittatore, il che sarebbe stato inconcepibile dieci anni fa. E lo ha fatto perché é stata riattivata dall’azione dei giudici europei", ha valutato. Il processo della dittatura cilena sarà ben celebrato a Parigi, e sarà l’unico al mondo. E sono le investigazioni francesi che avranno permesso questo processo per la storia e la memoria", ha concluso. Augusto Pinochet, morto a Santiago a 91 anni, era sotto accusa in Francia per la scomparsa di Georges Klein, consigliere del presidente Salvador Allende, l’anziano prete Etienne Presle, Alphonse Chanfreau e Jean-Yves Claudet-Fernandez, due membri del Movimento della sinistra rivoluzionaria (MIR).
La procura di Parigi aveva richiesto nel dicembre 2005 il rinvio a giudizio del generale Pinochet davanti alla corte d’assise di Parigi per "complicità d’arresto e detenzione arbitraria" con le circostanze aggravanti di "atti di torture e barbarie" per l’una delle vittime, e quello di 15 altre persone. Ma l’ordine di rinvio non é mai stato firmato.
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William Bourdon è un avvocato francese nato nel 1956.
Dal 1995 al 2000 è stato segretario generale della Federazione internazionale dei diritti dell’uomo. Nel 2001 crea l’associazione Sherpa, che milita per la difesa delle vittime delle multinazionali nei paesi in via di sviluppo; nel 2005 fa versare al gruppo Total 5,2 milioni di euro alle vittime birmane al termine di una mediazione conclusa prima del processo. Nel 2006 fa una comparsa come avvocato delle parti civili africane del film Bamako, di Abderrahmane Sissako, nel quale tiene un’appassionata requisitoria contro la Banca mondiale e l’FMI a fine pellicola. Dal dicembre 2006 è inoltre co-presidente della Société des lecteurs de Libération (SLL) con Zina Rouabah.
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Tradotto dal francese da Brunz