Home > Per il 12 giugno VOTA 4 “SÌ”
Il comitato di Parigi per i quattro sì
– Perché le coppie possano realmente essere aiutate a realizzare il loro desiderio di maternità e paternità
– Perché le donne possano generare nella tutela della loro salute e di quella del nascituro.
– Perché l’accesso alla fecondazione eterologa non sia un privilegio di classe.
– Perché l’Italia non sia preda di superstizioni metafisiche medioevali e vi si mantenga invece un livello avanzato di studi scientifici.
Se sei iscritto all’AIRE e non hai ancora ricevuto dal consolato la
documentazione necessaria per votare, rivolgiti subito all’ufficio elettorale del consolato Italiano di bd. Augier a Parigi
Il Parlamento italiano ha adottato nel dicembre 2003 una legge estremamente restrittiva sulla fecondazione assistita.
Due premi Nobel di medicina, Rita Levi Montalcini e Renato Dulbecco così come centinaia di scienziati italiani hanno chiamato i loro compatrioti a votare " sì " (il 12 e 13 giugno prossimi) ad un referendum che propone l’abrogazione di quattro articoli particolarmente restrittivi:
1. La limitazione a tre del numero di oociti fecondabili ed il divieto di congelamento degli embrioni, le quali aumentano i rischi sanitari per la madre (costringendola a trattamenti ripetuti pericolosi per la sua salute) e diminuiscono, secondo gli scienziati, le probabilità di successo del trattamento.
2. La proscrizione di ogni diagnosi pre-impiantatoria: ciò che impedisce le coppie che soffrono di malattie ereditarie di scegliere tra gli embrioni fecondati in vitro quelli che sono sani.
3. Il riconoscimento dello statuto giuridico dell’embrione (probabilmente un «cavallo di Troia» per una prossima rimessa in causa del diritto all’aborto...) con la limitazione della ricerca scientifica in questo campo.
4. Il divieto al ricorso ad ogni donatore esterno: ciò che impedisce a molte coppie sterili di avere bambini, e questo anche se uno dei due partner è genitore biologico.
Questa legislazione rispetta solo il volere delle gerarchie vaticane, e non i diritti più elementari dell’essere umano!
Gli oppositori a questa legge hanno riunito quattro milioni di firme per organizzare questa consultazione popolare. Ma se la partecipazione non raggiungera il 50% più uno degli aventi diritto al voto, il referendum sarà considerato nullo.
Avendo il capo della chiesa italiana, il cardinale Ruini, chiamato i cattolici e tutti i cittadini ad astenersi dal voto, ci è sembrato essenziale - tenuto conto del prestigio mediatico e culturale di cui Parigi gode da sempre agli occhi degli italiani - di organizzare una conferenza stampa di scienziati francesi che vogliano prestare man forte ai loro omologhi transalpini.
Per contattarci o per partecipare alla conferenza, dove saranno esposte, per paragoni interposti con la legislazione francese, le riserve - e perché no - l’indignazione che suscita in noi una tale legge, visitate il sito www.bellaciao.org e scriveteci!
bellaciaoparis@yahoo.fr
Ancora una volta l’Italia rischia di diventare un triste modello di regressione sociale, politica ed umana che l’Europa laica avrebbe torto di sottovalutare...
Messaggi
1. > Per il 12 giugno VOTA 4 “SÌ”, 2 giugno 2005, 20:51
In Italia c’è una grande disinformazione e i rappresentanti del governo cercano di terrorizzare gli elettori sulle conseguenze di una vittoria dei si.
E’ vergognoso come la Chiesa s’intromette negli affari italiani.
Tra l’altro è stata diffusa anche la notizia che gli italiani all’estero non possono votare.
Da questo articolo di Bellaciao sembra di si.
In ogni caso,la Chiesa è partita all’offensiva,mobilitando 25.000 preti che dovrebbero impedire l’accesso alle urne degli italiani.
Sia pure con la distribuzione di opuscoli,dal 1 giugno,"il Vademecum del buon cattolico",secondo il giornale LE Monde,o con le minacce,come risulta a parecchi che vanno in Chiesa.
http://www.lemonde.fr/web/article/0,1-0@2-3214,36-656808@51-641598,0.html
1. > Per il 12 giugno VOTA 4 “SÌ”, 3 giugno 2005, 08:51
Immagino cosa avverra’, il giorno del referendum, nei paesi piccoli, dove tutti si conoscono e dove il municipio o la scuola, sono davanti alla chiesa le buone parrocchiane potranno temere di essere viste dal prete se entrano nel seggio. Questa situazione e’ grottesca e indegna di uno stato civile ma anche di una chiesa moderna e di un uomo equilibrato. Come e’ indegno che il comitato di scienziati e ricercatori ’Ricerca e salute’ che contesta la legge 40 che e’ nel suo insieme una totale indegnita’ non abbia avuto spazio sulle tv mentre ha straparlato Scienza e vita, surrogata dai politicanti peggiori.
Gli scienziati dicono che l’embrione non e’ persona: e’ un insieme di cellule totipotenti, ciascuna delle quali puo’ dar origine ad un nuovo individuo che comunque diventa capace di vita autonoma alla 24esima settimana di gestazione. Lo sostengono i 120 scienziati, il ‘fior fiore’ della biologia e della genetica italiana: Umberto Veronesi, Rita Levi Montalcini, Renato Dulbecco, Edoardo Boncinelli, Antonino Forabosco, Carlo Flamigni, Arturo Falaschi, Luca Gianaroli, Elena Cattaneo, Andrea Ballabio, Giulio Cossu, Carlo Alberto Redi, Alberto Piazza. Sono quelli che difendono la scienza non la credenza. La ricerca non il dogma. Il razionale non l’irrazionale L’intelligenza non la follia.
Ma la vera spudoratezza e’ che fino a ora la Chiesa non la pensava cosi’ e nessuno nella Chiesa cattolica aveva mai dato valore all’embrione, nemmeno dopo il fatidico quarantesimo giorno di San Tommaso, perche’ anche allora la vita passa da uno stato vegetativo a uno sensitivo, secondo la Chiesa, ma non e’ ancora persona, tant’e’ che nemmeno a un feto morto a otto mesi la Chiesa impartisce a tutt’oggi il battesimo, perche’ non ha mai pensato che possedesse un’anima, mentre se ci credessero davvero all’equivalenza embrione= anima, anche l’embrione extracorporeo avrebbe diritto al battesimo. Ma Ruini si e’ inventato questa cosa ex novo, come operazione guerresca puramente pretestuale, per scagliare una battaglia contro lo stato laico per la supremazia della Chiesa di Roma, perche’ questa campagna alla fine non e’ altro che l’inizio di una enorme battaglia per l’egemonia della chiesa cristiana nelle specie della CEI, ed ecco che una credenza che nella dottrina non e’ mai esistita Ruini l’ha fatta diventare rapidamente dogma, un dogma nuovo di zecca, inventato da lui, puramente pretestuale, aggressivo, dove Ruini puo’ emergere come un fiero condottiero per realizzare il proprio prestigio personale e manifestare i propri propositi guerreschi, perche’ molto evangelico questo personaggio non lo e’ stato mai. E’ tutto cosi’ vergognoso e spudorato che vedere schiere di fanatici dimenticare i gravi problemi del mondo e della loro stessa esistenza per sventorale nuovi flabelli aggressivi e separativi, totalmente astorici e antiumani, genera un senso di ripugnanza e disgusto. Mai come in questi momenti risulta chiara la mancanza di religiosita’, di spirito evangelico, di cristianesimo di questa gente che di religioso non ha nulla.
Forse e’ storicamente inevitabile che, quanto piu’ le strutture del reale degenerano, tanto piu’ fantasmi irrazionali siano agitati per deviare l’attenzione, per scaricare la rabbia degli animi esacerbati, per infiammare in modo distorsivo le coscienze. La guerra per l’embrione somiglia tanto agli esordi del nazismo con la sua caccia alle streghe ebraiche e non si fermera’ qui, abbiamo solo i prodromi dell’avanzata di foschi cacciatori di prede, che inventeranno altre guerre e altre divisioni e altri dogmi, in un crescendo inquietante di aggressione e di distruzione. Se questi propositi di egemonia attraverso l’irrazionale non saranno rintuzzati dalla sconfitta degli astensionisti, si prepara la cacciata della 194, poi dei consultori, poi di tutti i metodi di regolazione delle nascite, la demonizzazione degli omosessuali e non so cosa altro stia nelle fervida mente di Ruini. E a tutti questi orrori la destra e’ pronta a dare man forte immediata per coprire le proprie magagne, per riversare in lotta religiosa quel malessere comune che piu’ giustamente dovrebbe battersi su terreni economici e sociali. La destra e’ messa tanto male che qualsiasi crociata religiosa gli verra’ ben utile. E la sinistra e’ talmente fiacca e incapace e per di piu’ corrotta da presenze ambigue e doppiogiochiste come Prodi o Rutelli che non sara’ in grado di portare avanti una linea razionale e moderna.
Io temo per la legge 40, non ne sento parlare in giro dalla gente comune che la evita come il diavolo, non ne sento parlare dai giornali delle sinistra come attacco alla Chiesa che anzi sembra abbiano il terrore di toccare il carisma presunto del papa o della CEI per non alienarsi il voto dei fedeli, e questo referendum non possiede la facilita’ di comprensione e la presa diretta di quello sul divorzio e fino all’ultimo avremo il timore che le cose vadano male. Incrociamo le dita.
A un occhio piu’ lontano questa campagna capziosa di Ruini mostra solo l’implosione della Chiesa di Roma in se stessa, e la sua caduta ingloriosa in una barbarie medievale che fa il paio col fanatismo colonialista neo- con. Anche qui posso solo ripetere la frase di Montanelli: "La feccia risale il pozzo". Speriamo che ci si affoghi.
viviana
2. > Per il 12 giugno VOTA 4 “SÌ”, 3 giugno 2005, 11:53
E’ proprio vero quello che dici,Viviana:nei paesi piccoli chi oserà andare a votare?
E a Ruini non sembra vero che ci sia uno scellerato governo di destra per appoggiarlo e per ritornare all’antico potere della Chiesa che condiziona i comportamenti,le scelte civili, la vita dei cittadini.Non è possibile che si ritorni all’oscurantismo dei poteri papali e della Chiesa.
D’accordo che avendo votato un tale governo l’Italia è tornata indietro come il gambero in tema di conquiste sociali,di laicità,dimodernità.E’ vero anche che i giornali di sinistra hanno paura di criticare l’ingerenza della Chiesa e del Papa negli affari italiani.Pensano che i lettori la prenderanno male.Ma se non c’è un pò di criticità,un pò di coraggio a spiegare che sono i cittadini che devono fare le loro scelte,che l’ Italia,dopo lotte secolari è una Repubblica laica e che quindi il Papa e il Cardinal Ruini ,con i loro appelli agli elettori all’astensione,violano questa laicità dello Stato,come si fà a progredire ,a fare delle scelte autonome,a respingere il potere delle sottane clericali?Patrizia
3. > Per il 12 giugno VOTA 4 “SÌ”, 3 giugno 2005, 15:02
Gli iscritti Aire successivamente al 31 dicembre 2004 di tutto il mondo NON RICEVERANNO AL LORO DOMICILIO ALCUNA SCHEDA O INFORMAZIONE SUL REFERENDUM. Benché iscritti regolarmente alle liste elettorali degli Italiani all’estero, una ben dubbia circolare del ministero ha deciso cosi’. Costoro (di cui io) devono recarsi al più presto al consolato Italiano del paese dove abitano per ritirare le schede e votare. Altre storture sono le solite: cambiamenti di residenza segnalati ma non presi in considerazione dal consolato ecc....
Diamoci dentro per vincere questa battaglia
Buon voto a tutti Fedepasta
4. > Per il 12 giugno VOTA 4 “SÌ”, 3 giugno 2005, 15:09
In effetti,su Rai3 si è parlato della quasi impossibilità degli italiani all’estero di votare.Rispetto dei diritti dei cittadini da parte di questo governo che di diritti conosce solo i suoi.
5. > Per il 12 giugno VOTA 4 “SÌ”, 3 giugno 2005, 20:00
Può essere utile anche dare uno sguardo a questo link:
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=170914
6. > Per il 12 giugno VOTA 4 “SÌ”, 3 giugno 2005, 20:02
Tranquilli, nei paesini non siamo più così "tonni"!
Anche le signore 50enni, sempre nei primi banchi la domenica a messa, grazie al loro semplice e pragmatico buon senso, hanno capito che dietro ’sta faccenda del referendum si è scatenata una gara di interessi che va oltre le prediche... Fortunatamente le nuove leve, quelle che in famiglia parlano, litigano spesso, portano una boccata di aria fresca in ambienti un po’ chiusi.
7. > Per il 12 giugno VOTA 4 “SÌ”, 6 giugno 2005, 13:35
Fedepasta, vorrei sapere da dove ricavi le "informazioni" che hai mandato e di quale circolare parli, perche’ io ritengo che non sia assolutamente vero quello che sostieni.
Il registro AIRE viene aggiornato in continuazione e TUTTI coloro che sono regolarmente iscritti DEVONO ricevere il plico elettorale a casa. E’ la iscrizione al registro AIRE che da’ l’accesso al voto per corrispondenza dei cittadini italiani che risiedono all’estero. E il Consolato invia i plichi elettorali a tutte le persone registrate, al di furi di QUANDO si sono iscritte.
Le persone regolarmente registrate ma che che non hanno ricevuto il plico tra IL 25 ed il 29 (magari perche’ hanno dimenticato di far registrare un cambio di incirizzo, o a causa di errori tecnici del consolato) sono le uniche che devono recarsi in consolato per ottenere un duplicato delle schede elettorali e poter votare.
ciao
enrico
8. > Per il 12 giugno VOTA 4 “SÌ”, 6 giugno 2005, 14:43
Buongiorno Enrico
La fonte delle mie informazioni è il consolato Italiano di Parigi.
Avendo la mia compagna ricevuto regolarmente le schede ma non io, ho telefonato al consolato per avere chiarimenti: l’impiegato mi ha chiesto da quando ero iscritto all’aire, ho risposto e lui ha detto che si spiega tutto. Ovvero: nel fortunato caso in cui il consolato abbia trasmesso al comune d’origine il cambio di residenza e l’iscrizione all’aire e in cui il comune d’origine abbia comunicato al consolato d’avere registrato tale cambio di residenza, gli iscritti AIRE successivamente al 31 dicembre 2004 -i quali non ricevono (tutti) presso la loro nuova residenza il plico necessario a votare - possono recarsi al consolato e ritirarlo personalmente.
Successivamente ha telefonato anche un mio amico, il quale si è iscritto da due anni: sfortunatamente il comune di Napoli non ha trasmesso e registrato il cambio di residenza, lui ha dovuto ripetere la domanda (che questa volta è andata a buon fine) ma anche lui ha ricevuto le stesse spiegazioni e dovuto recarsi al consolato.
Ti invito a telefonare al consolato per verificare quello che dico e a, se sei tanto sicuro del DOVERE del consolato allo spedire le schede, di prendere provvedimenti, o magari comunicarmi il perché di modo che lo faccia io,
o che lo si faccia insieme...
Il comitato per il si di Roma stesso (Marzia Gandiglio (comitati Centro e Italiani all’estero)
Tel: 06/6786471
centro@comitatoreferendum.it) a cui ho scritto per avvertirla di quella che mi sembrava un’anomalia, mi ha risposto che non era in possesso della lista degli Italiani resindenti all’estero da avvertire. Ma non ha fatto nient’altro.
Vogliamo rimboccarci le meniche noi?
Ciao, che vinca il si, cordialmente Federico
9. > Per il 12 giugno VOTA 4 “SÌ”, 6 giugno 2005, 16:57
Comunque Enrico ti consiglo, prima di RITENERE che le informazioni sono false inventate o ingannevoli, di informarti, di modo che quello che RITERRAI con le maiuscole sarà altro che un principio di credenza o di scetticismo...
Ciao Fedepasta