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Dazibao Cinema-video - foto Enrico Campofreda
di Enrico Campofreda
La diplomazia è l’arte della mediazione, rende possibili soluzioni a prima vista impossibili. Riesce a essere anche mezzo d’inganno e d’intrigo. L’abitudine a tutto ciò può produrre personali ossessioni come il mostra il dramma psicologico vissuto da Viktor, ambasciatore polacco in Uruguay, che colpito dalla morte della moglie Elena manca d’un supporto affettivo e diventa oltremodo sospettoso. Rientrato in patria incontra il vice ministro degli esteri russo Oleg al quale è legato da lunga amicizia. Vent’anni prima, ai tempi di Solidarnosc, il diplomatico allora sovietico s’era mostrato interessato a comprendere le ragioni e a sostenere quel movimento che insieme al papa Woityla, alle aperture della perestrojka gorbacioviana muteranno il corso della storia nel blocco dei paesi dell’Est.
Ma ora Viktor, un tempo idealista e generoso nel suo sostegno alla lotta per la libertà, è diventato oltremodo incerto. Con gli anni ha imparato a diffidare delle apparenze, sa che la politica diplomatica è costellata di doppi fini e tradimenti. E sull’operato di Oleg pensa che, nonostante il nuovo corso della politica, lui possa infiltrare suoi agenti nel ceto dirigente polacco. E’ anche roso dal sospetto che quell’amico carismatico e disinibito possa essere stato l’amante di Elena. Fa tali congetture perché conosce bene quel mondo, anche lui ha partecipato a taluni “giri di walzer”: ultimamente ha raccomandato un elemento, Waldemar, che inizia a lavorare al suo fianco nell’ambasciata di Montevideo. Con Waldemar c’è l’avvenente sposa Oksana su cui l’ambasciatore rimasto solo riversa le proprie attenzioni. Fra traffici e affari tutt’altro che limpidi attorno a forniture per il governo uruguayano che vedono in competizione e impegnati con proprie diplomazie e intelligence, polacchi, russi e italiani, Viktor inizia una sua indagine perché non si fida dei collaboratori.
Coglie in flagrante Oksana mentre fotocopia documenti riservati ma scoprirà che la realtà non è come sembra. La donna non è una spia russa, duplica per sé quelle carte, per poter eventualmente ricattare il marito se dovesse abbandonarla. L’intreccio fra pubblico e privato è fittissimo, pensare all’intrigo diventa quasi normale e la tendenza alla paranoia è elevat. Però a volte le ossessioni superano qualsiasi realtà. Oleg mostra una foto e Viktor può placare una delle sue angosce: almeno Elena non lo ha mai tradito.
Regia: Krysztof Zanussi
Soggetto e sceneggiatura: Krysztof Zanussi
Direttore della fotografia: Edward Klosinski
Montaggio: Wanda Zeman
Interpreti principali: Zbigniew Zapasiewics, Nikita Mikhalkov, Jerzy Stuhr, Daniel Olbrychski, Maria Bekker, Remo Girone
Musica originale: Wojciech Kilar
Produzione: Sinora, Istituto Luce, Telewizija Polska, Canal Plus
Origine: Polonia/Russia/Italia, 2004
Durata: 110’