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di Viviana Vivarelli
democrazia
vennero nel cuore della notte
abbatterono le porte
percossero le figlie
sequestrarono il padre
violarono a terra la madre senza le vesti
infangarono i simboli sacri
poi mentre uscivano ridendo
uno sparse benzina e le dette fuoco
col suo accendino ridendo
......
Domani le sconce elezioni in Irak.
Parte la macchina massmediatica sulla cosiddetta democrazia, la parola più rinnegata e vilipesa del nostro tempo, la parvenza ferocemente vuota, la maschera di sangue, la menzogna issata sui vessilli, così come furono vuoti di senso religioso e insanguinati i carnai delle crociate o i roghi dell’Inquisizione o i socialismi sovietici. Quando il diavolo imperversa, agita i cenci dei valori divenuti miraggi satanici e ne fa uso per accecare gli imbecilli e trascinare i corrotti.
Un giorno ci chiederanno: tu da che parte stavi? Cosa preferivi credere?
Quanto si impegnasti nel cambiare? E allora i conti in banca, le sporche garanzie, le alleanze fetide, i piedistalli di potere, la propaganda menzognera non conteranno più nulla. Avranno tutti costoro paura per la loro anima? O sono ormai così ciechi e perduti da radicarsi solo sulle loro illusorie sicurezze, più atei degli atei, perché privi anche di una coscienza morale?
La democrazia imposta con le armi. Mai parola suonò più tetra e funerea per un popolo! La democrazia imposta sulle punte dei mitragliatori, sulle torture di Abu Graib, sugli squadroni della morte di Negroponte, è come l’amore imposto da uno stupratore che fa scempio del tuo corpo e della tua anima. Altrettanto aborrita da coloro che la subiscono, altrettanto odiosa.
150.000 soldati con i mitragliatori puntati su un popolo per imporre non la democrazia irachena ma la democrazia americana, quella che in Cile bombardò la casa rosada di Allende, quella che silurò il DC9 di Ustica nel tentativo di uccidere Gheddafi, quella che protegge il muro di Sharon, che tortura 1000 persone senza processo a Guantanamo, quella del Salvador, del Guatemala, dell’Honduras, del Vietnam, la feroce assassina democrazia americana, dei brogli elettorali, della protezione ia peggiori e più sanguinari dittatori della Terra, della CIA, quella che dice agli americani poveri: ormai avrete bene il vostro gruzzolo in banca, dunque si può eliminare lo stato sociale, quella che spende per l’incoronazione del suo leader quanto in due anni di guerra per aggredire un altro paese, quella che gli impone democraticamente gli OGM per ingrassare la Monsanto e gli ruba così oltre al petrolio anche le semenze, quella che rifiuta di ridurre la proliferazione atomica, l’inquinamento dell’aria, la violenza dei brevetti, quella che ha dichiarato 61 guerre preventive al mondo e ha dichiarato di volersi introdurre in ogni angolo del mondo...
Non c’è mai stato nulla che somigliasse a un Anticristo quanto il promotore di questa terrificante antidemocratica democrazia americana.
Così ci si aspetterebbe che da tutte le religioni, da tutti i partiti democratici, da tutte le persone civili del mondo sorgesse unanime un rifiuto a ‘questa democrazia americana’ e ai suoi orrori. E invece il silenzio è fitto e colpevole, denso e criminoso, come una palude nera in cui affondano tutte le nostre speranze, una complicità sottesa da persone vili e irresolute.
Per questo ripetiamo la nostra domanda: credete di avere fatto abbastanza? Credete di esservi opposti abbastanza? Credete, in fede di uomini liberi e religiosi ed etici, di esservi espressi abbastanza chiaramente?
Pensate davvero sia possibile tollerare che ‘questa’ democrazia americana si diffonda per il mondo?
In questa tenebra della verità risuona particolarmente odiosa la propaganda dei partiti di governo e il loro martellamento sui nostri soldati ‘costruttori di pace’ e sul nostro intento di aiutare la democrazia irachena, mentre addirittura non si è permesso agli iracheni in Italia di votare e si taglia agli islamici ogni parola, tentando di distruggere anche i loro luoghi di culto. L’ipocrisia è talmente smaccata e proterva che ogni volta che costoro dicono ‘democrazia’, ‘libertà’, ‘pace’, sentiamo la fitta di una pugnalata come se colpissero al ventre i nostri affetti più cari.
Ma il silenzio del centrosinistra così complice, così vile, così omologato, ci fa ancora più male. Ed è allora che avvertiamo il dolore di un futuro che non cresce, di una speranza che non sale, di una pace che non cammina. E quando anche un membro della Chiesa ripete in una cerimonia funebre la menzogna governativa del ‘costruttore di pace’, una menzogna che tutti i fatti hanno smantellato, ci sembra che anche Cristo sia morto, rinnegato e torturato e ucciso ancora una volta dai mercanti del tempio e dai loro sicari.
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Mi chiede Rosalba. “Ma questi non si dimetteranno mai?”
Ci sono molti vizi che rendono l’uomo disumano e bestiale in quanto gli tolgono ogni sembianza umana, ogni faccia d’onore, ogni traccia d’anima, ma questi che sono attaccati al potere hanno il vizio peggiore che li contiene tutti, e, non avendo faccia d’onore, sembianze umana, e traccia d’anima vivono solo per quel potere e sono peggio di tossici irrimediabili, perché i tossici raramente possono essere disintossicati ma dal gusto del potere questi non si disintossicheranno mai.
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L’ultima poesia di Rachel CorrieQuesto è un momento perfettoè un momento perfetto per molte ragionima soprattutto perché tu ed ioci stiamo svegliandodalla nostra complicità sonnambula, tonta, ciucciaditocon i maestri dell’illusione e della distruzione.Grazie a loro, da cui fluiscono queste benedizionidolorose,ci stiamo svegliando.Le loro guerre e torture,i loro diavoli e confiniestinzioni di speciee malattie nuove di zeccail loro spiare e mentirein nome del padre, sterilizzando semie brevettando l’acqua, rubando i nostri sogni ecambiando i nostri nomi,i loro brillanti spot pubblicitari,le loro continue prove generaliper la fine del mondo.Grazie a loro, da cui trasudano questi spaventosiinsegnamenti,ci stiamo svegliando.E come il cielo e la terra si incontrano,come il sogno e la veglia si mescolano,come il paradiso e gli inferi si intersecano,notiamo il fatto esilarante e scioccanteche tocca a noi decidere-tocca a noi decidere, a me e a te comecostruire un mondo nuovo di zecca.Non in qualche lontano futuro o luogo distantema proprio qui ed oraCosì sono radicalmente curiosa, compagni mieicreatori;sul serio in delirio:visto che tocca a noicostruire un Mondo Nuovo di zecca,da dove cominciamo?Quali domande ci alimenteranno?Eccotene una:nel Mondo Nuovosaprai con tutto te stessoche la vita è pazzamente innamorata di te-la vita è selvaggiamentee innocentemente innamorata di te.Nel Nuovo Mondosaprai al di là di ogni dubbio che migliaia di alleati nascostistanno dandosi da fare per farti diventarequella bellissima curiosa creaturacui sei destinato per nascita.Ma poi arriva la domanda fatale:l’amore con cui la vita eternamente ti inondanon è stato corrisposto al suo meglio,ma c’è ancora modo per mostrarsi più espansivi,se la vita è selvaggiamentee innocentemente innamorata di te,sei pronto a cominciare ad amare la vita cosìcome essa ti ama?Nel Nuovo Mondo, lo farai.---Arianna :La donna è tutta velata.Solo le mani nude.Cammina tenendo il suo bambino per mano.Non la guardo per pudore e rispetto.Ma la sto ad osservare all’interno dei miei occhi.Ci incrociamo.La sento ridere, leggera, serena, e il bimbo le risponde.Tutto quel velo, quel paramento non sono un peso.La invidio.Qui, ognuno se ne va in giro a viso scoperto, si fa per dire,con la sua eterna maschera che nasconde il profilo più vero, più umano.Disabituati alla semplicità della vitasi costruisce giorno per giorno un pesante elmo,un’immagine, che alla fine soffoca e deturpa.E poi può sembrare strana,fuori luogo, fuori tempo,una donna che cammina velatain una città tanto moderna, aperta, evoluta, libera.