Home > L’Europa dei cretini
di Michel ONFRAY tradotto dal francese da Karl&rosa
Quelli che vanno a votare NO alla costituzione europea sono dei cretini, degli idioti, degl’imbecilli, degl’ignoranti. Poco potere d’acquisto, poco cervello, poco pensiero, piccoli sentimenti. Niente diplomi, niente libri in casa, nessuna cultura, nessuna intelligenza. Abitano in campagna, in provincia. Contadini, pecore, burini, zappaterra. Non hanno il senso della Storia, non sanno cos’é un grande progetto politico. Ignorano il grande respiro del Progresso. Muoiono di paura.
Un tempo, questi stessi ritardati hanno votato no a Maastricht, ignorando che il si’ avrebbe portato il potere d’acquisto, la fine della disoccupazione, il pieno impiego, la crescita, il progresso, la tolleranza fra i popoli, la fraternità, la scomparsa del razzismo e della xenofobia, l’abolizione di tutte le contraddizioni e di tutta la negatività delle nostre civiltà postmoderne, dunque capitaliste, in versione liberista.
L’autore del No é populista, demagogo, estremista, malcontento, reattivo. E’ il prototipo dell’uomo del risentimento. La sua voce si confonde d’altronde con quella di tutti i fascisti, i sinistrorsi, gli altromondisti ed altri partigiani vagamenti vichysti della Francia ammuffita, questa vecchia luna sorpassata all’ora della mondializzazione felice. Diciamolo chiaro e tondo: un sostenitore della sovranità é un cane.
Invece quello che vota Si’ é geniale, lucido, intelligente. Grosso libretto degli assegni, encefalo immenso, visione del mondo gigantesca, ipertrofia del sentimento generoso. Diploma superiore, felice proprietario di una biblioteca di Pléjades nuove fiammanti, dotato di un sapere illimitato e di un’inaudita sagacia, possiede un appartamento in città, é cittadino convinto, parigino se possibile. Ha il senso della Storia, d’altrondo ha piazzato la poltrona nel senso giusto e non manca di nessuna delle manie del suo secolo. Il Progresso, sa di che si tratta. La Paura ? La ignora. Sollers, seguace di Debord, Bernard Henri-Lévy , seguace di Sartre e Luc Ferry, seguace di Kant ve lo diranno.
Certo, l’omino Si’ ha votato si’ a Maastricht e constatato che, come previsto, i salari sono aumentati, la disoccupazione é diminuita e si é consolidata l’amicizia fra le comunità. Quelli che votano Si’ sono democratici, moderati, felici, contenti di sé, equilibrati, hanno fatto analisi da tempo. D’altronde, la loro voce si confonde con quella di quanti, come loro, detestano gli eccessi: democratici cristiano-liberali, chirachiani per convinzione, socialisti mitterrandiani, padroni umanisti, ambientalisti mondani. E’ dura non essere un omino Si’...
Cittadini, riflettete prima di commettere l’irreparabile !