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IO SONO CON VAURO

Publie le mercoledì 9 febbraio 2005 par Open-Publishing
2 commenti

Dazibao Movimenti Partiti

di Viviana Vivarelli

Con enorme amarezza continuo a constatare che nella agenda e nei valori che partiti che dovrebbe essere contrari a queste sciagurate destre, il valore della pace è epidermico e di sola facciata e manca una reale e seria intenzione di difenderlo, perché nemmeno se ne capisce l’importanza.

In quanto no global, lillipuziana e pacifista, e in quanto elettrice di sinistra, posso solo dichiarare a mia volta che non voterò mai ne’ difendero’ in alcun modo qualsiasi partito non abbia ben chiaro che la pace è un valore da salvaguardare e non sia in grado efficacemente di farlo con atteggiamenti chiari e non ambigui, pregiudizievoli e condizionati.

Visto, invece, che nell’ultimo congreso dei Ds l’81,3% dei presenti non ha trovato di meglio che difendere le ambiguità dell’attuale presidente e dell’attuale segretario dei Ds, mi discosto decisamente da loro, favendo mie le parole di Vauro:

"La Pace è oggi la questione prioritaria. Da essa discende una concezione del mondo, della politica e dei valori. Se il centrosinistra non è chiaro su questa priorità, ciò desta inquietudine e disorientamento, proprio perché la Pace è il primo valore da difendere. Se non si difende quello cade tutto".

Sul valore della Pace si apre il discrimine tra il vecchio mondo e un mondo nuovo. I partiti che non sanno avere questa chiarezza di valori e di intenti sono ormai obsoleti, non sono partiti credibili e fondamentalmente non si differenziano dalla peggiore destra.

Messaggi

  • Abbiamo trasmesso: "Come si perdono le elezioni per la seconda volta"

    • Non e’ che ogni cosa, anche la piu’ "globale" come appunto la questione della "guerra preventiva", possa essere misurata col metro delle dispute elettorali italiane.

      Oltretutto tutti i sondaggi danno per certa la continuita’ dell’ avversione a quella guerra della stragrande maggioranza degli italiani, compresi moltissimi elettori del centrodestra.

      Io non sono lillipuziano, non sono "elettore del centrosinistra" tout court ( in genere voto per Rifondazione ma decido volta per volta ), credo pure che sia un errore da parte di molti occuparsi quasi soltanto della guerra e delle questioni internazionali, trascurando le contraddizioni sociali "autoctone".

      Pero’, trovando difficolta’ a trovare eclatanti differenze tra i due schieramenti sul piano economico/sociale, vorrei che quantomeno sulla guerra il discrimine tra centrodestra e centrosinistra fosse netto e chiaro.

      Questo come condizione minima per recarmi alle urne.

      Keoma