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IL FRANARE DELLA DEMOCRAZIA... DIRITTI-DOVERI E DIRITTI-POTERI
Publie le lunedì 13 giugno 2005 par Open-Publishing4 commenti
di Viviana Vivarelli
Di motivi per invalidare questo referendum cosi’ antidemocratico ce ne sarebbero molti, ma dubito che le nostre proteste pur legittime ottengano gli effetti sperati.
La crisi di credibilita’ della democrazia italiana non e’ riducibile al solo Berlusconi e rientra in una piu’ ampia crisi di credibilita’ di tutta la democrazia occidentale.
Ci sono nella civilta’ fasi di progresso, noi oggi stiamo vivendo una fase di inquietante regresso.
In USA abbiamo visto con sgomento una secondo tornata elettorale, che ha mantenuto al potere Bush e che, anche piu’ della prima, e’ stata contaminata da brogli premeditati e manipolazioni dolose, eppure la legittimita’ dell’elezione di Bush non e’ stata scalfita, la sua immagine non e’ stata inficiata e la maggioranza degli americani non ha maturato di vivere in una democrazia decrescente, in una democrazia che declina.
E se non e’ riuscita a farsi un esame di coscienza dopo il Patrioct Act, l’Afganistan, l’Irak, Guantanamo, Abu Graib, le finte armi di distruzione di massa e le confessioni della CIA, cio’ vuol dire che il senso democratico statunitense e’ ormai agli sgoccioli, e’ diventato un mostro, un OGM inquietante in cui i grandi principi liberali sono spariti, contaminati da pregiudizi difensivi o offensivi e da fattori irrazionali, dominati dal mercato delle armi sposato alle chiese fondamentaliste, poteri che con la democrazia non hanno niente a che fare. Insomma, se le streghe di Salem son tornate, allora vuol dire che la democrazia e’ morta.
L’Europa, dal canto suo, ha creato il cattivo esempio di un organismo sovranazionale, in cui i popoli non sono parte in causa, i governi agiscono in modo autoreferenziato, i rappresentanti degli stati si muovono addirittura contro i bisogni e i diritti dei cittadini, e questi bisogni e questi diritti sono subordinati agli interessi di pochi potentati, che si muovono su una scena planetaria, nemmeno europea, per difendere interessi lucrosi privilegiati che confliggono con gli interessi e i bisogni di tutti.
La stessa Bolkestein o l’apertura agli OGM o l’accanimento sulle privatizzazioni di beni e servizi sociali o l’assassinio dello stato sociale e dei diritti del lavoro appartengono a un ambito avventuristico di avida pirateria che nulla ha a che fare con gli interessi degli Europei e il loro progresso.
Non accenniamo nemmeno al mercato, in cui i singoli sono ormai quotidianamente calpestati e considerati merce a tutti gli effetti, un mercato molto ben intenzionato a portare tutti a diventare una massa di non aventi diritti, trattati come schiavi o merce. Se c’e’ un luogo dove l’anima e’ stata uccisa, questo e’ proprio il mercato neoliberista.
Che ora anche le Chiese entrino in questo trend di manipolazione, intimidazione, coartazione, ovvero di bieca e affaristica gestione del potere a tutto scapito della democrazia e della liberta’, era scontato, visti i soggetti assurti ai vertici, ma non e’ stata affatto una mossa opportuna o apprezzabile.
Insomma c’e’ una vera e propria congiura da piu’ parti per distruggere la democrazia.
Ci mancava altro, in Italia, che vedere gli atteggiamenti nocivi di Casini e Pera che, invece di difendere le istituzioni, hanno concesso premialita’ per chi si astiene dall’esercizio democratico! Con questo si e’ completato il quadro di ignominia e caduta di credibilita’ dei vertici.
Ci aggiungiamo gli atteggiamenti solipsistici e antidemocratici dei partiti, i quali, invece di tutelare i diritti costituzionali, hanno fatto tutto quello che potevano per incrementarne la corruzione e la sfiducia. Si citi il funesto invito all’astensione fatto anche dalla sinistra, dai DS, in occasione di altri referendum, o la fiacca difesa degli istituti democratici e dei diritti civili, la colpevole assenza dai luoghi dove il popolo protesta o manifesta, i tradimenti alle promesse di democrazia o collegialita’, le collusioni sospette e repugnanti, le interferenze tra interessi privati e doveri pubblici, la cedevolezza delle ideologie, la pigrizia e l’inerzia, la stupidita’ anche, la fissita’ dei vertici, la mancanza di ricambio....
Si ricordi il pessimo esempio mostrato dall’opposizione italiana ogni volta che ha rifiutato l’ascolto delle istanze popolari, ha censurato i dissensi interni, ha perseguito con masochismo intenti neoliberisti, premierati forti, collusioni indesiderabili, riforme distruttive, attacchi alla Costituzione, ambigue visioni personali, precarizzazioni, privatizzazioni e altre pesti bubboniche....
Si ricordi il profondo fastidio che la sinistra ha sempre manifestato verso i movimenti popolari, i movimenti, i girotondi, i comitati... la cecita’ con cui ha disconosciuto i grandi movimenti civili, e poi le censure, le ambiguita’, i silenzi, le complicita’.... come se l’interesse dei cittadini non solo fosse un di piu’ ma addirittura un ostacolo ai privilegi di pochi, possessori di un diritto esclusivo di capire e decidere per tutti, che non vogliono essere ostacolati nella loro presunzione.
Mentre per i cittadini di uno stato democratico la cittadinanza e’ un diritto-dovere, per la totalita’ dei politici la gestione dello stato sembra un diritto-potere, una specie di arbitrio solipsistico, che esclude le interferenze dei cittadini e si dimentica che la sovranita’ risiede nel popolo e che i politici ne sono solo i relatori e i delegati.
Mettiamoci poi anche un costume italiano che, specie in alcune parti del Centro-Sud, e’ stato sempre quello di fregarsene della cura politica, un atteggiamento astenico, disinteressato del bene comune, preda di ignoranza o rinunzia. Aggiungiamoci l’inerzia di tanti giovani e di tanti vecchi, rimbambiti entrambi dalla televisione o da attivita’ frivole e alieni dalla cultura come dall’attivismo o dall’interesse civile.
Il risultato e’ quello che vediamo oggi: la corrosione della democrazia, il suo declino.
Ci sembra piu’ che evidente che siamo in una grossa crisi di democrazia in Occidente, in America, in Europa, in Italia. Mi sembra altrettanto evidente che ai politici questo interessi poco o nulla.
Mazzini diceva che prima di fare l’Italia bisognava fare gli italiani, qui prima di parlare di democrazia bisognerebbe educare le persone all’esercizio democratico, ma chi dovrebbe farlo se i partiti, gli amministratori, i giornali... latitano o remano contro e spingono alla rinunzia?
Sul referendum, la peggiore delusione la ricevo dal mio sesso. Essendo questa una legge ferocemente misogina, che dimostra un autentico disprezzo per le donne, ed essendo le donne in numero superiore agli uomini, si poteva sperare in una generalizzata reazione femminile, per quel principio di solidarieta’ che e’ sempre stato trasversale alle religioni o ai partiti, c’e’ stato per la 194 ma oggi non c’e’ stato, come se con questa legge non cadesse anche la 194, del resto anche i settimanali femminili sono quasi tutti di azionisti di destra, tesi a dare alla donna un’informazione da marketing di ciprie e rossetti o diete dimagranti, come fosse un oggetto da mostrare e mai una mente per pensare.
Ora le speranze sono tre:
– che il popolo chieda, o che un nuovo governo faccia, un referendum, con un quorum variabile e proporzionato ai trend elettorali. La regione toscana per esempio considera le percentuali di partecipazione alle politiche e le riporta nei quorum regionali, se alla politiche ha partecipato il 30% di elettori, questo diventa il quorum per i referendum regionali successivi. Come si fa? Chiedere pero’ che il quorum sia modificato con un altro referendum e’ a questo punto paradossale. Ma chi ci va a votare? E tuttavia la democrazia in declino puo’ curarsi solo esercitando una democrazia maggiore. Come un muscolo allentato si sana allenandolo, cosi’ l’esercizio scarso di democrazia si sana con un aumento di esercizio democratico.
La Svizzera ha continuamente referendum, quasi settimanali, di vario ordine, nazionali, cantonali, locali... Il cittadino capisce l’importanza dei suoi diritti-doveri e li esercita con convinzione. IN SVIZZERA NON ESISTE QUORUM! E ritengo questo un grande segno di civilta’ democratica. Infatti dare la vittoria a chi si astiene e’ come pagare chi non lavora o promuovere chi non studia. Non esiste proprio che chi non fa, vinca. Non solo non e’ democratico ma e’ proprio umanamente inaccettabile. La democrazia deve riguardare chi se la guadagna e deve premiare chi vi partecipa. Qui si sono inventati una premialita’ per chi si astiene; si e’ mai sentito dire che vince chi non c’e’?
Se il quorum fosse abolito, vincerebbe chi vota, non chi se infischia. E non ci sarebbero campagne infami antidemocratiche come quella astensionista, e, se anche il numero legale fosse abolito in parlamento, i parlamentari starebbero piu’ attenti a fare presenza effettiva e non a farsi i cavoli loro, fregandosene di questo lavoro enormemente pagato e con benefici a vita, che li tratta come nababbi anche quando sono nemici dello stato come hanno bellamente provato Casini, Pera, D’Alema Giovanardi, Calderoli, Castelli e altri personaggi consimili che della democrazia proprio se ne sbattono.
Non possiamo tollerare che alte cariche chiedano ai cittadini di recedere dai loro diritti costituzionali, perche’ cio’ significa portare una lesione a quei diritti stessi e chi fa questo mostra di non tenere in alcun conto la democrazia. Sarebbe tollerabile un generale che incita i suoi soldati a disertare? In guerra sarebbe passato per le armi per alto tradimento! Lo sappiano i vari Casini, Ruini, Pera, Ratzinger e tutti i parroci italiani, quale incalcolabile danno hanno fatto alla democrazia! E quale grave caduta etica abbiano mostrato di fronte al paese intero! Altro che sbandierare il tricolore, e’ qui che si misura l’amore per l’Italia, difendendone le istituzioni fondamentali e in primo luogo la partecipazione democratica!
– la seconda speranza e’ che la magistratura emetta una serie di sentenze invalidanti i vari punti intollerabili di questo referendum che fanno a pugni con le altre leggi, essendo la legge 40 un corpo estraneo inconciliabile nel contesto giuridico totale cosi’ da minacciarne la compagine. Alcune sentenze gia’ ci sono e impugnano le dichiarazioni della Corte Costituzionale fatte in occasione della legge 194, per es. quella per cui la Corte, nel 1975, disse che "non esiste equivalenza fra il diritto non solo alla vita ma anche alla salute proprio di chi è già persona, come la madre, e la salvaguardia dell’embrione che persona deve ancora diventare". Si veda la sentenza del 8 febbraio 1975, n. 27 che prevede l’aborto per la difesa della salute psico-fisica della donna e altre.
– infine speriamo vivamente che la Corte Costituzionale riesamini la L. 40 e ne indichi i motivi di incostituzionalita’ facendola cadere interamente o spingendo ad emendarla in tempi brevi.
– speriamo anche che la Corte europea sia chiamata a dare il suo giudizio su questa legge, che non solo e’ infame e nega diritti fondamentali della persona ma e’ anche in contrasto col resto della legislazione europea sullo stesso argomento. Mi auguro pertanto che ci siano delle denunce anche presso la Corte europea.
– infine sto ancora aspettando delle spiegazioni dai teologi cattolici, che non costituiranno voce in capitolo per la giurisdizione, ma hanno l’obbligo di chiarire la dottrina anche in conflitto col Papa, per i cattolici. Ci dicano chiaramente se per fare un favore a Ruini Ratzinger ha cambiato la dottrina sugli embrioni. Puo’ fare quello che vuole, ma almeno li battezzi, per coerenza con se stesso! Se infatti e’ stato escluso dal clero che la legge fosse compresa dai comuni mortali, non si capisce perche’ lo stesso tema non deve essere sviscerato un po’ meglio dagli esperti della Chiesa, sembrando la scelta attuale precipitosa, impositiva, e non armonizzata col resto della dottrina cattolica. Anche qui gli attuali pronunciamenti costituiscono un oggetto alieno impiantato senza considerazione alcuna nella dottrina precedente e non armonizzati con essa.
“Affermare che l’embrione sia una persona significa ridurre la vita umana a un processo biochimico, la fusione del DNA dello spermatozoo e dell’ovulo. Ma la persona è qualcosa di assai più complesso, nella cui formazione entrano in gioco molti altri fattori, come anche la Chiesa riconosceva fino alla metà dell’800, quando con San Tommaso d’Aquino sosteneva che per la nascita di una persona occorreva la presenza dell’anima razionale, che non subentrava prima del 40° giorno dopo la fecondazione” (Luca Coscioni).
Personalmente, come donna, come no global e come persona di sinistra, piu’ di cosi’, su internet o in via privata, per propagandare la partecipazione al voto non potevo fare. Ho pensato anch’io, come tanti, che la sinistra facesse poco e male, ripetendo sempre in modo smorto gli stessi slogan; un vero attacco alla chiesa non e’ stato fatto, avrei voluto vedere almeno per ogni chiesa, accanto ai perversi manifesti che invitavano al non voto, qualche manifesto della sinistra che facesse da contr’altare; se proprio si deve tornare alle ridicolaggini di Peppone e Don Camillo, qua Peppone non si e’ visto, una vera difesa alla democrazia nemmeno, e di una forte difesa della donna proprio non si e’ parlato.
Messaggi
1. > IL FRANARE DELLA DEMOCRAZIA, 13 giugno 2005, 15:46
Il segno più evidente del "franare della democrazia" è proprio il tuo articolo. Irrispettoso e diffamatorio nei confronti di mezzo mondo senza rispettare quelle che sono le idee e le convinzioni politico-relogiose delle persone. Sai perchè non si è raggiunto il quorum? Perchè alla MAGGIOR PARTE degli italiani la legge 40 va bene così come è stata votata dal parlamento. Io personalmente ritengo sia da correggere ma non da abrogare, e questo l’hanno dimostrato milioni di italiani. Se questa non è democrazia.... Ma forse non stiamo parlando della stessa cosa... Per me democrazia è espressione della volontà dei cittadini, siano essi di destra o di sinistra. Evidentemente la democrazia che vedi franare è la TUA democrazia, unilaterale, che dà ragione ad una voce sola....
1. > IL FRANARE DELLA DEMOCRAZIA, 13 giugno 2005, 16:30
Siamo uno Stato annesso al Vaticano,ormai.
Questo Vaticano sostiene la peggiore classe politica che mai sia esistita in Europa.Come ai tempi del fascismo.
A cosa sono servite la breccia di Porta Pia e le guerre d’indipendenza?
Il Vaticano è sempre nel cuore di Roma,per esercitare un oscurantista,deleterio,anacronistico potere temporale.
Siamo un Paese a sovranità limitata,il più retrogrado d’Europa
Patrizia
2. > IL FRANARE DELLA DEMOCRAZIA, 13 giugno 2005, 18:29
Non credo affatto che siamo uno stato annesso al Vaticano, anche se in molti, non solo nel centrodestra, lo vorrebbero.
Credo invece che sia passata la logica del "voto solo se ho qualche interesse diretto", senno’ me ne frego, logica tipica del maggioritario, maggioritario voluto in Italia soprattutto dai D.S.
Senza il maggioritario non avremmo mai avuto Berlusconi al governo.
Senza il maggioritario non avremmo avuto un 25-30% di astensionisti fissi ad ogni elezione, che in genere non fanno notizia, ma che diventano sempre decisivi in casi come questo.
Senza il maggioritario non avremmo mai avuto una politica soprattutto "televisiva",per cui basta che, come questa volta e come sull’ Art.18, la tv oscuri l’ avvenimento e le cose poi vanno come sappiamo.
Senza il maggioritario non avremmo avuto partiti di sinistra "leggeri" come gli stessi D.S. e come nei fatti anche Rifondazione e forse la penetrazione sociale della sinistra politica e sociale sarebbe ben maggiore se questi partiti fossero, come una volta, presenti sul territorio, nei posti di lavoro e nella societa’ civile.
Alle regionali, soprattutto al Sud, la gente ha votato centrosinistra in odio al Berlusconi delle promesse mancate, della promessa della "felicita’ in terra" poi largamente smentita nei fatti ma da questo a una fiducia complessiva nei confronti del centrosinistra ce ne passa.
E la prima occasione lo ha ampiamente dimostrato.
Ruini e il Vaticano alla fin fine c’entrano poco, non sono stati loro a vincere questo referendum, anche se cercheranno di farlo credere.
E’ stata la sinistra a perderlo perche’ una serie di nodi sono arrivati al pettine.
Saranno capaci di imparare la lezione ? Lo spero ma ne dubito assai.
Questo discorso fu fatto anche dopo il referendum sull’ estensione dell’ Art.18 ( li’ tra gli astensionisti c’erano pure Fassino e Cofferati ) ma poi non e’ cambiato nulla.
Anzi, le cose sono cambiate in peggio e non esiste ancora uno staccio di programma economico/sociale del centrosinistra che si contrapponga davvero al liberismo rampante del centrodestra.
E non si sa nemmeno piu’ chi sara’ il candidato premier !
Se continua cosi’, sara’ il centrosinistra a riesumare e far vincere Berlusconi.
Keoma
3. > IL FRANARE DELLA DEMOCRAZIA, 13 giugno 2005, 18:35
"Sai perchè non si è raggiunto il quorum? Perchè alla MAGGIOR PARTE degli italiani la legge 40 va bene così come è stata votata dal parlamento."
Questa é una falsità.
L’elettore aveva quattro possibilità:
– votare si (rispettabile)
– votare no (mi trova in disaccordo, ma decisamente rispettabile)
– astenersi in quanto non interessato/abbastanza informato (rispettabile, purchè poi non ci si lamenti)
– astenersi per favorire il no (discutibile)
Chi accorpa questi due tipi d’astensione in un’unica intenzionalità lo fa solo in perfetta malafede.
Oggi non é un bel giorno per nessuno; il non-voto non é mai una bella notizia.
Comunque se in politica conta solo il risultato finale e non cosucce varie come l’etica, l’umanità e la correttezza, allora, cari astenuti del tipo II, godetevi pure questo "successone"; e continuate a fare file di 15 ore per fotografare o filmare un povero vecchio papa morto invece di perdere 15 minuti per tutelare la più elementare delle libertà: quella del poter disporre del proprio corpo...
Brunz