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"Forse Marcello Pera e’ totalmente idiota"
Publie le martedì 23 agosto 2005 par Open-Publishing3 commenti
Dazibao Discriminazione Governi Viviana Vivarelli
di Viviana Vivarelli
La citazione e’ da Liberazione: “Un dubbio coglie tutti noi: forse Marcello Pera e’ totalmente idiota” (Piero Sansonetti)
Chissa’ se l’ineffabile Pera si immaginava di suscitare tanta reazione negativa?
Ma cosa sara’ il Bene per uno come lui? Il proprio trito vantaggio, evidentemente.
Parte da posizioni di sinistra, come Ferrara (partono tutti da sinistra, sembra che la sinistra piu’ che un punto di arrivo sia un punto di partenza, una specie di trampolino):
Popper e la liberaldemocrazia sono i suoi cavalli di battaglia, giustizialismo contro i politici corrotti, difesa a oltranza dei magistrati, una specie di Di Pietro con la docenza di Filosofia teoretica, poi di colpo incontra Silvio, come Paolo sulla via di Damasco, ed e’ miracolato, diventa un politico ‘garantista’ come Taormina, nemico giurato di quella magistratura che un momento prima aveva difeso, ovviamente perde Popper e la liberaldemocrazia per strada per un atteggiamento piu’ nietzschiano, in difesa dell’Uomo Nuovo, Berlusconi, che lo gratifica con un orologio di platino e la piu’ alta carica, noblesse obblige, e opla’: e’ diventato l’uomo che ci vuole per stroncare il terzo potere dello stato e far passare leggi ad personam forzando il regolamento del senato, l’ex giustizialista espelle anche chi chiede controlli sui pianisti, con lui in aula la Cdl puo’ votare anche con un uomo solo. Ora, profilandosi la crisi dell’ex manager, un po’ fallimentare malgrado l’aumento dei capelli e del gigantesco patrimonio, opla’ la’, altro miracolo: il Pera ratzingeriano anche un pochino piu’ crociato e sanfedista del Papa.
Lo chiamano ‘il camaleonte’, per quante posizioni di comodo ha preso, tutte miranti ad assicurarsi carriera politica e potere. Difatti, per chi non ha valori, tutto fa brodo e il linguaggio si piega all’occasione. Deve aver pensato che i ciellini non sono molto diversi dai leghisti, degli sciocchi faziosi pieni di vecchi luoghi comuni e di biechi pregiudizi li ha elencati con cura. Prima regola del politicone: ti do’ il pastone che ti piace. E’ gia’ tanto che non abbia parlato dei nipotini di Stalin o dei cavalli dei cosacchi che si abbeverano nelle fontane di Roma. Il repertorio poi c’era tutto.
Venirsene a dire che le altre ‘razze’ hanno culture e modi di pensare inferiori alla nostra! Affermare che: “Devono convincersi che noi siamo migliori, per cui o si adattano a noi o facciamo loro la guerra”?!
A questo punto il reattivo Sansonetti sbotta e si chiede: “Ma Pera e’ totalmente idiota?”
E noi ci chiediamo con lui: “Ma quelli che lo hanno applaudito in Cl e in Cdl sono totalmente idioti?”
Non ci bastava l’apologia della guerra e della globalizzazione economica, dovevamo vedere risorgere anche i vecchi fantasmi del razzismo e della xenofobia?!
Ci sono dei malati mentali che in altri tempi erano detti ‘idiots savants’, inadatti a vivere socialmente, avevano tuttavia qualche particolarita’ in cui eccellevano, per esempio l’idiot savant di Rain Men sapeva contare all’istante un insieme di piccoli oggetti, come un pugno di fiammiferi. Il soggetto ha evidenti limiti di comprensione umana ma una sua capacita’ parziale si potenzia oltremodo. Questi idiots savants della politica sono inadatti a vivere in qualunque stato, hanno anzi un alto grado di pericolosita’ sociale, ma hanno una dote eccellente: sanno stare a galla, hanno sviluppato in alto grado l’arrangismo politico.
Dunque: lotta al meticciato. Ma anche Cristo era un meticcio e gli apostoli che si sparsero nell’area mediterranea erano dei migranti. Portatori per cio’ stesso di civilta’ inferiori?
Sottolineiamo anche il disprezzo patentato verso il voto democratico e lo strumento del referendum. Insomma come oratore nella piazza di Gerenzano sarebbe perfetto.
Il fondamentalismo e’ una monocultura arrogante e totalitaria che nega ogni spazio che non domini. Di per se’ e’ pura sopraffazione. Ma sembrava che questa
tesi fosse stata attaccata dallo stesso BXVI a Colonia.
Tra i difensori di Pera troviamo Melograni, un ex FI, che milita nel Riformista, amico di Pera, che lo difende dalle accuse di borghezismo, preservando il concetto di scontro di civilta’ (ma quanto amici di Pera&soci dobbiamo vedere nel giornale di D’Alema?). Ora, di Borghezio ce n’e’ uno solo e ci basta. E di questi come Pera ne faremmo volentieri a meno.
Ci si chiede, conoscendo il soggetto, i suoi precedenti e il suo grado di amoralita’, per difendere cosa un simile personaggio e’ stato innalzato rapidamente da una docenza universitaria alla seconda carica dello stato, se la risposta non fosse ovvia e quell’”armonia” decantata dal soggetto non apparisse scontata nella Cdl, armonia tra i peggiori evidentemente.
I ciellini hanno invitato Pera solo per ossequio al potere? O perche’ lo considerano una risorsa? E cosa avranno a che fare questo orrendo discorso e questi applausi con don Giussani e il Vangelo?
E l’ulteriore paradosso e’ che questo meeting iniziato con ’la lotta al ‘meticciato’ si chiude con ’la cooperazione nel Terzo Mondo’! Gli stessi applaudiranno allo stesso modo temi cosi’ antagonisti tra loro? Lotta al meticciato e aiuto ai diversi culturali!? Ma la coerenza?
A Colonia il Papa ha incontrato rappresentanti delle chiese evangeliche e dell’ebraismo, con un buon ascolto reciproco e una ripresa del discorso ecumenico tra i fedeli in Cristo, con una apparente rinunzia a rivendicazioni prioritarie e anzi con la bella espressione: “Nessuno possiede tutta la verita’!”. Alla buon’ora! Ripartira’ il percorso ecumenico aperto da papa Giovanni? Ci crediamo poco ma ce lo auguriamo. Ripartire da un alveo comune dove tutte le vie cristiane trovano la loro collocazione e dignita’ sarebbe un buon allenamento a quella societa’ dialogante che Pera tanto disprezza. E dal mondo cristiano il dialogo potrebbe aprirsi a culti piu’ lontani,e, perche’ no, anche all’Islam, con un netto miglioramento del tono generale, che placherebbe i sospetti nati dopo l’apertura accusatoria ratzingeriana e i suoi elenchi di peccati. Iniziare un pontificato al modo della Santa Inquisizione e’ stato come iniziare un pranzo con una purga o un salasso. Non e’ stato molto cristiano.
Di guerre di religione, di intolleranze e di elenchi accusatori ne abbiamo visti abbastanza senza che ci sia bisogno di nuovi epigoni che elencano errori alla Pera.
La nostra speranza e’ che il tramonto di Bush si porti via tutte queste ideologie totalitarie, della potenza per la potenza, questi poteri cosi’ dogmatici, queste posizioni cosi’ distorsive e portatrici di inimicizia.
Se un nuovo mondo deve nascere, ci auguriamo che porti a partiti e governi e anche chiese che operano per unire gli uomini e non per dividerli e opporli in lotte fratricide.
Sappiamo tutti chi e’ Pera e come, dietro questo uomo privo di valori, di religione e di etica, non ci sia niente piu’ della sua ambizione. Il suo unico fondamento e’ la sua avidita’ e per esso e’ disposto a battere tutte le strade e a portare tutte le casacche in un trasformismo spudorato per cui, come Ferrara, lo vedremo in marcia religiosa ad Assisi, entrambi atei e amorali, indifferenti al simbolo che portano purche’ siano in una marcia da vincenti.
Il cervello dell’uomo e’ nato per svilupparsi verso livelli progressivi ed evolutivi e non per regredire alla primitiva base rettile, abbarbicata al proprio egoismo e alla difesa di un territorio alla depredazione. Veramente proviamo un senso di ripugnanza verso queste barbarie rinascenti.
Le enunciazioni accusatorie di BXVI hanno dato uno scossone squilibrante alla bilancia di questo paese, formando un nuovo trend a cui si aggrega di tutto.
Possiamo solo sperare che il corso successivo di questo papato possa sortire effetti piu’ miti senza gli squilli sconnessi di guerre sante o perversioni ideologiche o aggiunti furbettini dell’ultim’ora. Chi tenta ritorni a passati oscurantisti mirando alla parte piu’ laida e truce della storia dell’Occidente non solo non ha capito nulla di democrazia ma nemmeno di evoluzione, di etica, di religione o di valori umani.
Ma che razza di valore e’ quell’autonomia che la prolusione di Pera mette a fondamento di democrazia e liberta’? Parte dal concetto di liberta’ democratica di Pericle per cui “Se un ateniese e’ libero e non e’ suddito e’ perche’ ubbidisce a quelle leggi che lui stesso ha contribuito a formare”, ma lo inquina con l’avidita’ neoliberista e la supremazia dell’Occidente, trasformandolo nel diritto divino del Superuomo a farsi da se’ le proprie leggi ad personam o a quello del Superstato di invadere gli altri paesi per imporre le proprie leggi di mercato. L’autonomia morale non e’ il potere arbitrario di un Berlusconi o l’autonomia petrolifera di un Bush e nemmeno la pretesa americana di mettersi sopra ogni legge internazionale: “Se un americano e’ libero e’ perche’ a livello internazionale ubbidisce solo alle leggi che ha voluto riconoscere e che fanno il suo vantaggio”. ma scherizamo? Distorsione linguistica o concettuale?
In altri tempi un certo Duce parlo’ in modo altrettanto distorsivo dell’autarchia, versione fascista dell’autonomia periana?
Ma insomma, se Centro deve essere, centro si faccia! E alla svelta! Senza gli equivoci da commedia degli orrori a bagarre prelettorale iniziata. Si decidano Monti, Mastella, Casini, Pera, Follini, Ruini, de Michelis... a mettersi tutti insieme. E facciamoli questi tre Poli ben distinti!
Certo, se quest’alba lattiginosa ci da’ campioni come Pera non si capisce dove siano i valori del presunto Centro e cosa significhi moderatismo. Non c’e’ moderatismo nel suo carrierismo amorale. L’unico moderatismo che abbiamo visto finora e’ quello di una opposizione smorta e incapace, priva di obiettivi e di chiarezza e pronta a colludere col nemico.
Arrivati a questo punto estremo di crisi, caduta di ogni senso morale, crollo di ogni valore che non sia il profitto o la rendita di posizione, immiserimento anche etico del paese, caduta dello stato di diritto, impunita’, collusione e corruzione diffuse, PIl ai minimi livelli (non voglio nemmeno parlare della caduta di stile su Antonveneta).. non di moderatismo abbiamo bisogno ma di persone decise e determinate alla Zapatero con un preciso senso di giustizia sociale e un linguaggio franco e fuori dai denti, che dimostri che sono capaci di portare avanti valori autentici e non d’accatto. Di queste nel Centrosinistra al momento non se ne vedono. Ma nel nuovo Centro meno che mai.
Messaggi
1. > "Forse Marcello Pera e’ totalmente idiota", 23 agosto 2005, 15:21
Anch’io penso che Pera sia un idiota.Il suo stato mentale si è aggravato con il seggio di Presidente del Senato che gli è stato messo sotto il sedere.Adesso non si sa più con che cosa pensa.
Patrizia
1. Non e’ un vero lucchese., 28 agosto 2005, 07:57
Mentre io pensava qualche tempo fa
alle tante benigne concessioni,
Ed alla nostra nazionalita’.
ed alle progressive istituzioni,
E alle adunate Camere vicine,
sento gridar-belle figurine!
Era un Lucchese, uno di quei Lucchesi
Che con un po’ di gesso e due stampini
Girano innumerevoli paesi
Stampano santi, testiere, burattini,
Pii Noni, Carli Alberti e Leopoldi,
E tornavano a casa con de’ soldi.
(Antonio Guadagnoli, 1849)
Dal lontano 1600 partirono per il mondo a vendere le figurine di gesso nell’enorme paniere di vimini. Quando incontravano l’amore per una donna ed un Paese diventavano: famosi scultori a Montreal, Canada (nel 1915 i fratelli CARLI di Coreglia Antelminelli); ceramisti a Valparaiso (Cile); pasticceri a Parigi; orafi a Citta’ del Messico; conducenti di tram a Rotterdam. Ed altro! Nel mondo crebbero, si moltiplicarono i bei discendenti "meticci", fieri della loro origine lucchese, toscana, italiana. MARCELLO PERA, sara’ senatore, professore, filosofo, nato a Lucca, ma mai sara’ un vero LUCCHESE!
UN Emigrante
2. > Non e’ un bischero qualunque. , 28 agosto 2005, 08:10
MARCELLO PERA, dovremmo sentire, leggere le sue idiozie senza reagire? Se fosse un bischero qualunque, si, ma e’ (purtroppo) il Presidente del Senato della Repubblica Italiana (Senatus est mala bestia?) che insulto’ milioni di Popoli nel mondo. Primo il Bel Paese, creato dal felice "metissage" dei Popoli mediterranei. L’America Latina, il (mio) Canada, la Nuova Zelanda ed un mucchio di altri Paesi non esisterebbero se non ci fosse stato "metissage" forzato o no. O forse, il Senatore Pera si vede e si crede puro...vichingo!
re: Un Emigrante