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Dal collettivo Bellaciao Grecia un appello contro l’ampliamento della base di Vicenza
Publie le mercoledì 7 febbraio 2007 par Open-Publishing1 commento
Dazibao Ambiente USA Bellaciao Grecia
Il Collettivo Bellaciao Grecia lancia una raccolta di firme di adesione al documento contro l’ampliamento della base militare USA di Vicenza che sarà consegnato all’Ambasciata d’Italia ad Atene
Esprimiamo la nostra ferma e incondizionata opposizione all’ampliamento della base Usa di Vicenza e la nostra piena adesione alla manifestazione nazionale del 17 febbraio.
L’ampliamento della base Dal Molin trasformerà la città di Vicenza nella più estesa base USA in Europa. Attualmente l’area della base comprende un piccolo aeroporto civile, un’associazione di volo e l’unico campo da rugby della città. Si prevede la costruzione di 1900 appartamenti per dare alloggio a 2000 soldati con le loro famiglie, a cui si aggiungeranno i dipendenti civili della base.
I soldati, di stanza nella nuova base farebbero parte della 173a Airborne Brigade che attualmente si trova in Germania. La 173a brigata è una cosiddetta forza di risposta rapida aerotrasportata. Perché questo spostamento? Se ricordiamo che militari appartenenti a questa brigata furono i primi a essere paracadutati in Iraq all’inizio della guerra le motivazioni diventano chiare ed evidenti.
Vogliamo qui ricordare che i contribuenti italiani coprono il 37% dei costi operativi delle basi militari statunitensi presenti in Italia per un ammontare pari a centinaia di milioni di Euro all’anno: per quale motivo dobbiamo continuare a pagare per garantire la presenza unilaterale di una forza straniera sul suolo di un paese sovrano?
La decisione di concedere l’ampliamento della base Dal Molin, presa dal governo Berlusconi, ma avvallata dall’attuale governo, nasce da un atteggiamento di subalternità alla politica estera Americana e all’idea di guerra permanente perseguita dal governo Bush. Si tratta di una scelta che ha già portato al dilagare di guerra, instabilità, e terrore in molti paesi del mondo e che va fermata piuttosto che incoraggiata e sostenuta.
La maggioranza delle donne e degli uomini di questa terra ha detto NO alle guerre, senza se e senza ma. Ancora una volta, tuttavia, con l’ampliamento di questa base, non si tiene conto della volontà delle persone e della necessità di costruire risposte di pace e di giustizia per superare i conflitti, ma, al contrario, ci si rende complici di azioni militari e di politiche che hanno come unica conseguenza la morte e la sofferenza per donne, uomini e bambini di paesi con ben altri bisogni e richieste che le bombe per la soluzione dei loro problemi.
L’ampliamento della base Dal Molin non riguarda solo Vicenza né solamente l’Italia e avrà conseguenze per la pace nel Mediterraneo, in Europa e nel mondo. Ci sentiamo quindi tutti, anche noi che viviamo e lavoriamo in altri paesi, responsabili e coinvolti in questa scelta e per questo gridiamo forte il nostro dissenso al di là dei confini delle nazioni in cui ci troviamo ad abitare.
Chiediamo che il governo si mantenga coerente con le idee illustrate nella sua piattaforma elettorale e che abbia il coraggio di rivedere le sue decisoni esprimendo un finale e decisivo NO all’ampliamento della base USA di Vicenza.
Il Collettivo Bellaciao Grecia
Se vuoi firmare il documento manda un messaggio a
con questa dicitura "adesione al documento contro ampliamento base di Vicenza"
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Messaggi
1. Dal collettivo Bellaciao Grecia un appello contro l’ampliamento della base di Vicenza, 10 febbraio 2007, 00:05
Speriamo che i compagni di Bellaciao Grecia siano di esempio ed influenzino le scelte del PRC in Italia che non si schiera apertamente contro ogni forma di militarismo di Stato.
Con la scusa che ritornerebbe Berlusconi si vogliono far accettare agli italiani i finanziamenti di missioni di guerrra un po’ da pertutto nel mondo.
Berlusconi non può tornare, per la semplice ragione che non ha servito come doveva gli interessi dei padroni. Al suo posto tornerà qualcosa di diverso, ma preferisco impedire adesso che lo Stato diretto dal pseudo "Centro Sinistra" aprà la strada al prossimo governo per nuove avventure militari.
NB non scordiamoci che il governo D’Alema ha aperto la strada agli interventi militari all’estero, non scordiamoci che a Genova (G8 2001) il sistema di sicurezza era stato preparato dal governo D’Alema.
POSSSIAAAMMO anche dire che lo ha fatto in buona fede!!!
Ma il risultato è evidente, ha aperto la strada all’avventurismo militare, agli interventi non pacifici degli italiani (i mercenari) nel mondo!!!
Pacifici Ora! Nessun soldo degli italiani alle missioni di guerra o pace (come le chaimano i governanti)!!!
Guerre imperialiste fate, ma non in nome dei popoli!!!
Il PRC non deve essere un fiancheggiatore dei terroristi di Stato!!!
Pane, pace e lavoro!!!