Chi è Franco Giordano, nuovo leader di Rifondazione

Otto anni da capogruppo, oggi il trasloco da Montecitorio a viale del Policlinico per guidare il partito. Non senza aver superato qualche mal di pancia interno

Otto anni da capogruppo di Rifondazione comunista e oggi il trasloco da Montecitorio a viale del Policlinico per guidare il partito. Non senza aver superato qualche mal di pancia interno.

Quarantanove anni, Franco Giordano, è nato a Bari il 26 agosto 1957 e ha sempre svolto attività politica come dirigente di partito. Iscritto al Pci dal 1974 ha fatto parte dal 1985 al 1987 della Segreteria nazionale della Fgci e dal 1987 al 1990 della Segreteria provinciale del Pci di Bari.

Approdato in Rifondazione Comunista due mesi dopo la sua fondazione è stato Segretario della Federazione provinciale di Bari. Nel 1992 e’ entrato a far parte della Direzione nazionale del Prc e dal 1994 è nella Segreteria nazionale. Ha ricoperto dal 1992 al 1999 l’incarico di Responsabile Nazionale del Dipartimento Lavoro.

Eletto deputato per la prima volta nel 1996, nella XIII Legislatura è stato membro della Commissione permanente Lavoro Pubblico e Privato fino all’ottobre 1998, e successivamente della Commissione permanente Finanze. E’ presidente dei deputati di Rifondazione Comunista dall’ottobre 1998.

Ma quello che la biografia ufficiale non racconta è la sua presenza a Montecitorio costante e assidua. L’impegno politico che lo ha portato negli anni a non saltare una seduta in Aula se non in casi assolutamente eccezionali e a fornire la ’voce’ di Rifondazione comunista su tutti gli argomenti ’caldi’, sabati e domeniche, festività e vacanze estive compresi.

Una passione condivisa con Nichi Vendola, da sempre amico per la pelle e con il quale festeggia anche il compleanno nello stesso giorno. Appassionato di calcio, tifa da sempre Juventus e in campo veste i panni dell’ala destra.

Carattere piuttosto riservato, Giordano concede poco alla trasversalità politica e ancora meno alle tentazioni dei salotti. Anzi, il neosegretario ama rifugiarsi a contemplare il mare della Bretagna oppure in Umbria, a Massa Martana, dove, a pochi passi da Fausto Bertinotti, possiede un casale circondato da un terreno dove lui stesso ha fatto piantare 200 viti.

Pare che proprio quest’anno, potrebbe centrare (anche) l’obiettivo di imbottigliare il proprio vino. Un dettaglio in più per un buongustaio come lui che, con Ivan, 25 anni, figlio del primo matrimonio, si diletta anche di buona cucina. (Adnkronos/Ign)

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