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CHI SI ASTIENE E’ UN PESSIMO CITTADINO
Publie le sabato 4 giugno 2005 par Open-Publishing2 commenti
Dazibao Giustizia Partiti Religioni Referendum
di Viviana Vivarelli
E’ stato detto da qualcuno che, come si attacca Ruini per violazione all’articolo 98 per lo stesso motivo si dovrebbe incriminare Rutelli. Ora le due figure mi paiono alquanto diverse, in un caso abbiamo il presidente della Commissione episcopale, nel secondo un qualunque politico italiano, segretario di un partito. Nel primo caso abbiamo una massiccia campagna di boicottagio del referendum che intende coartare la scelta dei fedeli, nel secondo abbiamo una conferenza-stampa ai giornalisti in cui viene espressa una opinione personale che non vincola nemmeno quelli del suo partito e se anche cio’ fosse (come e’ avvenuto per esempio per molti diktat di Berlusconi) rientra nell’uso, probabilmente non molto democratico ma non perseguibile, della politica.
A parte il fatto che l’articolo 98 non si riferiva a politici, che hanno pieno diritto di fare propaganda elettorale come gli pare, e dunque Rutelli e Fassino non sono implicati, ma a figure diverse, vedo invece che si continua a fare confusione come se tutti i ruoli fossero uguali e tutti i comportamenti avessero lo stesso svolgimento (una opinione come una campagna) e lo stesso peso, insomma si manda tutto in baracca per avere ragione ad ogni costo.
Ci sono cose che sono illegali e altre che sono illegittime. Per esempio che Casini o Pera chiamino all’astensione non e’ legale e non e’ legittimo, nel senso che possono anche farlo (in fondo esprimono solo una opinione non mettono su una campagna) ma ci fanno una figuraccia, in quanto per le loro funzioni dovrebbero essere super partes e non parteggiare per questa o quella posizione, il loro comportamento poi e’ aggravato dal fatto che non prendono nemmeno posizione per l’oggetto del referendum ma per boicottarlo e sarebbe come se un generale incitasse i soldati a scappare dal campo di battaglia e facesse propaganda per la diserzione.
Andare a votare, sia pure per un referendum, si configura come un diritto-dovere, per cui sono decadute le pene, un tempo era prevista una pena simbolica per i non votanti che si vedevano scrivere sul passaporto la frase: "non ha votato", il che indicava che erano cattivi cittadini. Poi la scritta e’ scomparsa. Resta il fatto che astenersi non e’ esattamente un merito e un onore. Far parte di uno stato non vuol dire fare i cavoli propri e infischiarsene del resto, invitando anche altri a fare cosi’, ma partecipare. Che i presidenti delle due Camere abbiano manifestato una opinione a favore della campagna Scienza e vita e’ controproducente per la loro immagine , perche’ li dequalifica moralmente, non perche’ personalmente si astengano ma perche’ introducono un elemento di disprezzo verso quelle istituzioni dello stato che sono stati eletti a difendere e mantenere, tuttavia essi non si sono spinti, come Ruini, a impiantare una campagna astensionista in piena regola, perche’ questo sarebbe stato loro vietata dalla legge, essendo essi alte cariche dello stato. Bisognera’ guardare anche l’entita’ della violazione, o no? Invece Rutelli e’ il segretario di un partito e fa politica dunque puo’ dire quello che gli pare, non e’ un cardinale, non e’ un pubblico ufficiale, non e’ un magistrato, non e’ un generale, e’ un politico, e non ricade nella fattispecie contemplata dall’articolo 98.
Se non gli va di votare e vuol far parte della campagna astensionista cavoli suoi, ci rimettera’ la faccia con i suoi elettori e sicuramente con i suoi alleati politici. Certo che abbia fatto una conferenza stampa di due ore accesissima per motivare il suo no la dice lunga, dice che non stava solo esprimendo una opinione ma attaccando uno strumento dello stato, l’ultimo che ci e’ rimasto della democrazia diretta, abbiamo dunque il capo di un partito che attacca la democrazia diretta, il che non e’ un bel vedere e non da’ alla Margherita il crisma della democraticita’. Ma per questo sara’ valutato dai suoi elettori.Il suo comportamento e’ ilegittimo ma non illegale.Lo possiamo deprecare ma non punire a norma di legge.
Illegale vuol dire che va contro la legge, illegittimo che non va contro la legge ma che non e’ pertinente, non e’ opportuno, non e’ di spettanza, non e’ civile, non si dovrebbe fare per altri motivi, non dovrebbe essere consentito dalla decenza o dal quadro di valori diffusi, non rientra nel profilo e nel ruolo di un soggetto, cade sotto un giudizio negativo che pero’ non si configura come ipotesi trasgressiva di norma giuridica con tanto di pena.
Insomma resta quanto ho detto, se qualcuno gli facesse una denuncia, Ruini sarebbe perseguibile per trasgressione di legge. Rutelli, no, non si puo’ mischiare capre e cavoli.
L’articolo 98 e’ stato considerato a lungo ovviamente dai referendari (parlatene coi radicali se vi pare) e se ne puo’ leggere alcuni commenti a http://www.lucacoscioni.it/node/4706
L’articolo 98 del testo unico delle leggi elettorali per la Camera afferma che chiunque sia investito di un potere, di un servizio o di una funzione pubblica, nonché «il ministro di qualsiasi culto», e’ punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni se induce gli elettori all’astensione. A sua volta, l’articolo 51 della legge che disciplina i referendum (la n. 352 del 1970) estende la sanzione prevista dal precedente articolo alla propaganda astensionistica nelle consultazioni referendarie.
Il problema esiste ed e’ grosso, si puo’ far finta di ignorarlo ma non sparisce. Naturalmente si finira’ col farne di nulla a meno che qualcuno non avanzi espressa denuncia, il che aprirebbe solo un contenzioso giouridico con esisto egualmente nullo. Se non siamo riusciti a far pagare un Previti o un Berlusconi che non solo hanno fatto evasione fiscale ma anche apologia dell’evasione....
Ma il problema riguarda lo stesso le gerarchie ecclesiastiche, i vescovi, i parroci, che si sono comportati malissimo, abusando del loro carisma e aggredendo uno strumento valido della democrazia. Questa violazione non sussisteva, ripeto, se si limitavano ad esprimere opinioni, ma sussiste adesso in quanto hanno messo su una campagna che e’ distruttiva degli strumenti democratici.
Ci sono due leggi che parlano chiaro. L’astensionisto e’ sempre un atto incivile e scorretto,un atto vile, che danneggia la comunita’, che mostra uno scarsi spirito civile, e in certi casi l’incitamento ad astenersi diventa un atto illegale. I costituenti non concepirono il quorum per sommare contrari e indifferenti in un unico paniere, come si intende fare adesso, con vero spirito malizioso e menzognero.
L’articolo 48 della Costituzione definisce il voto un “dovere civico”, e ne garantisce la segretezza, mentre il 12 di giugno chi va alle urne sara’ già schedato come complice del “Si’” per il semplice fatto di entrare in un seggio, e questo violera’ anche il segreto della votazione. Lo stesso espediente potrebbe essere ripetuto domani per qualsiasi votazione con esiti perversi. Immaginate un referendum per qualcosa che riguardi interessi della mafia o della camorra, le conseguenze potrebbero essere di ogni tipo.
L’articolo 75 della Costituzione parla di «voti» e di «votazione» non di astensione. Quindi andare alle urne e’ un dovere, non andarci qualifica come pessimi cittadini. Nello spirito costituzionale il quorum garantisce la serietà del referendum, ma tale serieta’ deve misurarsi sul modo con cui si vota ai seggi e non sulle assenze. Il tutto sembra una furbata vigliacca, inaccettabile da persone oneste che qualifica come lestofanti i promotori. Ci sono molti modi per fare il cittadini e questo e’ pessimo. Proprio per questo disonesta’ di fondo e questo modo di coartare il voto molto poco democratico, da piu’ parti si chiede che il quorum del referendum sia cambiato e conti la maggioranza di chi materialmente vota, qualunque essa sia, sia perche’ l’assente per regola ha sempre torto, sia perche’ richiedere un quorum del 51% di questi tempi di scarsa affezione elettorale e’ pura follia.
I comuni cittadini sono liberi di votare si’, no o scheda bianca. Se si astengono danno pessima prova di civismo. Chi ha messo in piedi la campagna dell’astensione mostra un gioco scorretto, disonesto e in malafede, e dunque un atteggiamente spregevole che non migliora per essere stato aizzato da un cardinale.
Forse le due ore di accanimento con la stampa di Rutelli dipendevano dalla sua coda di paglia, dal suo essere intrinsecamente convinto di stare facendo una gran puzzata. Francamente non so come quelli della Margherita possano continuare a tollerarlo. Andasse a coltivare cicorie, farebbe meglio! I suoi giochetti piu’ o meno sporchi in un periodo drammatico come questo portano grave nocumento al paese.
Le due norme suddette sono chiare e danno pene pesanti, il che vuol dire che il problema non e’ piccolo. Pena ci sara’? No, certo. Nessuno sara’ punito. Figuriamoci se uno si mette a querelare Ruini! Ma qualcuno ci fara’ una figura di merda. Nello sport come in guerra ognuno deve farsi avanti e combattere con le armi che ha, non con scappatoie e fregnacce, in ogni gioco ci sono delle regole, evaderle con furbate non crea buoni giocatori. Non si e’ mai visto alle Olimpiadi che vinca chi non si e’ presentato. E se questo vale nello sport a maggior ragione deve valere nella politica che e’ un agone come un altro dove si vince per la bonta’ delle idee non delle assenze. Dire il contrario e’ parlare da vigliacchi e da furbastri.
La convivenza civile si gioca su regole anche inespresse ed e’ sempre pericoloso creare viziosi precedenti.
Rutelli lo sa benissimo che ha fatto la figura del pirlacchione, proprio per questo pur dichiarando la sua astensione ha cercato di motivarla per due ore, tirando fuori tutta la feccia del comitato Scienza e Vita e i loro ciechi discorsi. Si e’ rifatta un’attendibilita’? Non credo proprio. Ora e’ meno credibile di prima. E’ pensare che e’ un ex radicale!
La questione della violazione di Ruini e’ stata segnalata anche dal procuratore della Repubblica di Firenze Ubaldo Nannucci... Quella norma elettorale piuttosto negletta stabilisce anche che l’esercizio dei diritti politici del cittadino non può dipendere da ordinamenti estranei a quello dello Stato. Questo non vale per Rutelli ma vale per Ruini che e’ un alto funzionario di un altro stato. Voi tollerereste che un imam iracheno mettesse su una campagna di boicottaggio delle regole dello stato italiano?
Ogni regola deve essere tale che deve valere anche cambiando coloro che la trasgrediscono.
Il paradosso e’ che in questa campagna si e’ fatto un gran parlare di etica, quando l’astensionismo premeditato e’ di per se’ un atto contrario a ogni etica.
Se si crede alla necessita’ di coerenza tra mezzo e fine, in questo caso un mezzo illegittimo e’ stato premeditato per un fine dubbio. Di qui una valutazione doppiamente squalificante.
Messaggi
1. > CHI SI ASTIENE E’ UN PESSIMO CITTADINO, 10 giugno 2005, 14:17
Basta basta basta la chiesa non ha il diritto di influenzare la politica di nessun paese certo e’ nel suo ruolo dire quello che secondo lei e’ peccato o no ma non puo parlare di voto e tantomeno di astenzione.Oltre la chiesa si sono poi schierati una serie di personaggi bicotti tra cui Rutelli.Rutelli beh che dire spero solo che alle prossime elezioni prenda due voti quello suo e di sua moglie,ma mentre lui essendo solo un capo di partito lo puo’ dire nel caso del card. Ruini secondo me sarebbe giusto denunciarlo se e’ vero che ha commesso un reato,si e’ vero probabilmente non verra’ mai condannato oppure condannato con una pena simbolica ma mi sembra cmq giusto dare un segnale magari di gruppo.poi voglio anche fare una domanda un po’ provocatoria "Perche’ il Vaticano non ha detto agli Americani di non rivotare Bush responsabile di guerre assurde nel mondo ?vedo una presa di posizione piu’ netta verso la procreazione assistita che contro le guerre(tema che non ricorre piu’ nei discorsi della chiesa)E’ assurdo con le guerre stanno morendo veramente degli esseri umani nati e cresciuti ma loro preferiscono difendere gli embrioni.Certe prese di posizione sanno propio di difesa di interessi sia economici che politici enon dovrebbe certo essere questo l’operato della chiesa.Forse all’interno del Vaticano c’e’ gente che ha nostalgia di quando magari con l’inquisizione erano loro a comandare e non potendo piu’ (non per loro scelta )bruciare viva la gente cercano di influenzare la politica con tutto il potere temporale che gli e’ rimasto.Penso inoltre che sia leggittima anche la posizione di chi vota no per sua coscienza ma aasolutamente non trovo giusto astenersi ,in democrazia dovrebbe vincere la maggioranza mentre se il quorum non verra’ raggiunto avra’ vinto una minoranza.Altra domanda retorica "come mai questa volta Berlusconi non ci ha mandato l’sms per ricordarci di andare a votare?"beh la risposta sembra chiara ci tormentano con il fatto di andare avotare quando questo leggittima il loro potere poi ci dicono di non andare avotare quando la cosa puo’ ritorcersi a loro.Insomma secondo loro noi dobbiamo votare solo quando gli fa comodo ah bella democrazia.Ora dopo tanto parlar male voglio anche ringraziare invece tutte quelle persone e associazioni che invece hanno appoggiato il comitato per il si.Per esempio ieri la cgil di cui io sono delegato ha svolto volantinaggio a favore del si fuori all’entrata dell’areporto di Roma Leonardo da Vinci e cosi in tanti altri posti di lavoro, peccato che eravamo soli e non c’era nessun’altra rappresentanza sindacale.Domenica e lunedi quindi mi sembra giusto andare a votare che si voti si ,no o che si decida di annullare la scheda l’impotante e’ andare per esprimere democraticamente il nostro voto e dare un segnale che chi vuole influenzare le nostre decisioni politiche senza averne alcun diritto.
1. > CHI SI ASTIENE E’ UN PESSIMO CITTADINO, 10 giugno 2005, 16:25
Caro anonymous, condivido tutta la sostanza di cio’ che hai detto. Hai colto tutti punti molto giusti. In verita’ ho letto che e’ partita una denuncia contro Ruini, Pera e Casini, ma siamo in Italia e non se ne fara’ di nulla, avrei preferito una denuncia piu’ precisa anche contro ogni parroco che si e’ permesso di fare la campagna astensionista, contravvenendo alle leggi. Le leggi dello stato valgono sempre meno e nell’indifferenza generale la democrazia se ne muore. Anche se non sara’ raggiunto il quorum un po’ di democrazia sara’ stata uccisa e proprio dal popolo italiano. In quanto a Berlusconi, sua moglie ha fatto recentemente una interruzione di gravidanza su un feto di cinque mesi che era molto malformato e sarebbe stato un po’ troppo scandaloso che chiedesse espressamente regole diverse per i figli degli altri.
Ti faccio tanti auguri per il lavoro che gia’ stai facendo, mai come adesso il nostro paese ha bisogno di uomini di buona volonta’
Sono un paese dove le leggi siano meno ma dove quelle che ci sono siano applicate senza guardare in faccia se il colpevole e’ potente ma stiamo precipitando in una specie di Medioevo dove gli uomini sono diversi di fronte alle stesse leggi e anzi i piu’ arroganti si fanno leggi a proprio favore, per difendere interessi e nascondere reati
molti cari auguri
viviana